Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

lunedì 19 marzo 2018

Gli eredi del 3° Reich



Vittime dei bombardamenti del Novembre 2012




Stupisce quanti punti in comune ci siano tra Israele e la sua vecchia amica, oggi maestra postuma, Germania Nazista.

Già alle origini di Israele, il governo riconosceva il ruolo guida del movimento sionista (alias socialismo nazionale ebraico) nel “consolidamento dello stato di Israele, riunione di tutti gli esiliati in terra di Israele, tutela dell’unità del popolo ebraico”. Si dichiarava esplicitamente che tutti gli ebrei non fossero un semplice gruppo di persone afferenti alla fede ebraica ma che fossero un’etnia, una razza distinta, un popolo eletto che doveva trovare la sua patria o vedi anche spazio vitale.

Proprio come la razza ariana doveva trovare il proprio spazio, riunendo I tedeschi in una grande Germania a scapito delle inferiori nazioni slave.

Non per niente durante i primi anni dalla presa del potere del nazismo in Germania, le S.S. In particolare si dimostrarono apertamente filosioniste, appoggiando le teorie per un ritorno in Palestina di tutti gli ebrei, in quanto comunità razziale fondata sul sangue.

Le simpatie per i maestri nazisti sono evidenti in molteplici situazioni. Vedi adesempio l’inserimento progressivo dei “colonie ebraiche” nei territori palestinesi per creare insediamenti di soli ebrei, come gli insediamenti di soli ariani nell’ex Cecoslovacchia e Polonia. Basta gettare uno sguardo all’evoluzione della carta della Palestina.


 


Il 90% dei palestinesi, in quanto mussulmani e cristiani (popoli non eletti ed inferiori), è stato progressivamente obbligato a vivere in ghetti, controllati con muri e filo spinato, proprio come gli ebrei in tutta l’Europa occupata dai nazisti.

Per cominciare a far questo già dall’immediato secondo dopoguerra, nonostante avesse già iniziato la caccia ai nazisti in tutto il mondo, I governanti israeliani capirono che si dovevano rivolgere agli specialisti del settore. Nel ’49 ingaggiarono loschi figuri come Walter Rauff, ufficiale delle SS responsabile dell’omicidio di 100.000 persone ricercato dagli Alleati, per le sue consulenze in materia aiutandolo poi anche a fuggire in Sud America.

Per comprendere quale sia lo spirito che oggi guida i sionisti dello stato di Israele basta leggere l‘articolo, di un certo Gilad Sharon, apparso il 18 novembre su uno dei giornali israeliani in inglese più importanti, che ricalca alla perfezione ciò che il governo israeliano sta facendo nella pratica.

Già il titolo, “A decisive Conclusion is necessary” richiama al “simpatico” concetto di “Soluzione Finale” tanto caro ai nazisti riguardo i loro amici ebrei.

Basta comunque scorrere qualche riga per arrivare ad un passo che varrebbe all’autore gli encomi dei vecchi gerarchi delle SS, in cui afferma: "…we need to flatten entire neighborhoods in Gaza. Flatten all of Gaza. The Americans didn’t stop with Hiroshima – the Japanese weren’t surrendering fast enough, so they hit Nagasaki, too…"
(traduzione letterale: “Dobbiamo spianare interi quartieri a Gaza. Spianare tutta Gaza. Gli americani non si fermarono con Hiroshima, I Giapponesi non si arresero abbastanza velocemente cosi colpirono anche Nagasaki.”)

La mattanza del popolo palestinese nei campi di concentramento continua ormai da 60 anni davanti l’indifferenza e la complicità del mondo occidentale (l’Italia è uno dei maggiori partner di israele nella collaborazione militare).

Lo Zyklon è passato di moda. Troppo rapido. Troppi problemi a livello internazionale. Ora si preferiscono le bombe al fosforo bianco, che quando non uccidono immediatamente provocano cancro o malformazioni alla nascita.




I bambini e le donne. Sono questo l’obbiettivo principale dei Raid. Perchè l’esercito più potente del mondo avrebbe certamente le capacità per attacchi selettivi. Nella loro inumana efficienza i governanti israeliani assomigliano ancora una volta di più ai gerarchi nazisti. Oggi si vuole sterminare, per evitare di combatterla fra qualche anno, la prossima generazione della resistenza Palestinese.

L’esercito più forte del mondo. Vero. Per qualche anno lo è stato anche quello Nazista, riuscendo ad occupare tutta l’Europa continentale e oltre. Ma la storia insegna che tutti gli imperi fondati sulla violenza, razzismo e xenofobia per quanto a lungo abbiano durato sono destinati a cadere fragorosamente.



da: rpmn.wordpress.com

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